Con il numero di marzo di marzo di Linus inizio a illustrare una nuova rubrica sui videogiochi, scritta da Laura Spini. Si inizia con il ritorno di Grim Fandango, uscito nel 1998, diventato un classico e ora riproposto in una riuscita versione remastered, nonostante i tempi siano cambiati. Io sono arretratissimo in materia e mi fido, limitandomi a cogliere le sue citazioni noir per calare il protagonista Manny Calavera in un locale molto simile al Rick's Cafè di Casablanca, proprio come nel gioco.
Oggi viviamo nell'elettronica, ma il futuro è della fotonica. E poichè i fotoni non sono altro che atomi di luce, ecco che l'energia luminosa costituisce il nostro futuro tecno-ecologico. Quindi sia luce e vita per l'astronave Terra, come auspicato da Pietro Greco nella sua rubrica sulla scienza.
Abarra calmu. In sardo, "stai calmo". E gioca a rugby. Questa la missione portata fra i banchi di scuola della difficile terza media di Settimo San Pietro da due giocatori del 7Fradis, squadra di Sinnai che prende il nome dalle montagne e parco circostanti e ha come simbolo un cinghiale. Marco Pastonesi ne racconta dinamiche e risultati.
Fra un mese: cinquant'anni esatti di Linus. Grandi sorprese.
Stay tuned.
2 comments:
Sergio, il tuo omaggio a Grim Fandango è meraviglioso. Non sono un appassionato videogiocatore, ma a questo titolo ci ho giocato proprio alla fine degli anni '90. A memoria ricordo che la storia di Manny Calavera potrebbe intrigarti assai. Un uncontro tra lui e il professor Hackensack risulterebbe davvero pertinente :)
P.S.: Non vedo l'ora di rimirare per intero la tua "lunga" cover celebrativa per il cinquantennale di Linus. Sembra a dir poco stupenda.
Con i games io sono fermo agli anni '80, fai tu. La rubrica è quindi una buona occasione per farmi stare un minimo al passo sui tempi, almeno sulla carta.
Ti ringrazio come sempre dell'apprezzamento. Linus uscirà già domani a Milano e dintorni, da noi piemontesi credo invece la prossima settimana ;-)
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