Monday, November 19, 2007
Il ritorno del Re
Ma in realtà non se n’era mai andato. Forse solo un po’ in esilio, ma sempre presente nel cuore dei suoi devoti. Ora, dopo che l'offuscante clamore anni’90 della Image comics, dei suoi, ehm, “talenti” grafici e delle orde di inutili imitatori generati s’è inevitabilmente svaporato, per dirla alla Scòzzari, come una scoreggia in uno stadio, lui è nuovamente fra noi. Potente, ingombrante, inconfondibile, monolitico, l’immenso lavoro di Jack ”The King” Kirby è tornato da un po’ a rivivere di nuova vita sul mercato con una serie di cicciose ristampe sia negli USA che qui da noi, seppur in traduzioni a dir poco imbarazzanti. Non solo, il suo segno vigoroso e dinamico rifà da tempo capolino più o meno evidente nel lavoro di tanti nuovi artisti: se il bravissimo Steve Rude lo riprende classicamente donandogli comunque una sua personale freschezza, Darwin Cooke lo reinventa in una stilizzata e accattivante versione grafico cartoonesca, solo per dirne un paio. Per non parlare degli infiniti omaggi e citazioni che infarciscono le opere dei tanti altri che nutrono verso di lui un insaldabile debito ispirativo e affettivo.
Per quanto mi riguarda, in questi giorni di ristampe acquistate e delirante idolatrazione condivisa via mail col ferratissimo Massimo Semerano, a 32 anni come a 8 i miei capelli continuano a spararsi all’indietro ogni volta che sfoglio i suoi albi e m’imbatto nelle sue vignettone a doppia pagina, travolto da un tornado visivo senza pari: astronavi pazzescamente ingenue quanto fighissime fluttuano su dimenticati templi Inca nel cuore delle miniere di Re Salomone mentre una legione di lerci demoni sbavanti lotta contro gli Eterni per la venuta di Colui Che risiede nella Cripta vicino al Barone Von Evilstein che spia tutto di nascosto e fugge nel boomdotto (!!) spaziodimensionale prima che Cellula 22 lo disintegri grazie al potere della Scatola Madre rubata a Darkseid tre pagine prima. Trionfanti ingenuità che rasentano la genialità miste a un sense of wonder unico.
Nelle storie che lo vedono anche autore dei testi la narrazione procede inarrestabile come un treno fra dialogo e azione, in un susseguirsi di continue trovate e senza perdersi mai in fronzoli che abbassino l’attenzione del lettore, purtoppo a volte anche a scapito della logica e dell'approfondimento dei personaggi. Lo stupore innanzitutto. Kirby era e rimane così: bigger than comics. Prendere o lasciare. Che poi fosse inchiostrato dal magistrale Joe Sinnot, dall’irritante Vince Colletta o dal massiccio Mike Royer le sue finitissime e marcate matite vincevano sempre e comunque ogni tentativo di spersonalizzazione altrui, rendendolo subito riconoscibile al primo colpo d’occhio.
Fra molti inossidabili capolavori e saltuari flop, ogni suo parto rimane comunque un prezioso e abbagliante riflesso sulla dorata corona che da sempre porta in testa, unito al titolo che seppe guadagnarsi dagli esordi negli anni ’30 fino al ritiro nei primi ’80: il Re.
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11 comments:
ciao sergio! sono rik,dovrei chiederti due cose riguardo ad un fumetto mi dici dove ti posso contattare telefonicamente? la mia mail è guasco.riccardo@gmail.com. grazie! ciau!
anche io lo amo smisuratamente, incondizionatamente, suo per sempre
Bravo coroner, non l'avrei detto.
E come stai? A Lucca le tue battutazze ci sono un pò mancate. Un abbrazz.
caro poncho, io sono farcito di Kirby hasta los huesos, conservo ancora tutti i suoi albetti, almeno quelli scampati alla furia distruttrice di mia madre che nei nostri numerosi traslochi ha fatto fuori intere preziosissime collezioni di fumetti, per mettere ordine, dice lei.
Da (molto) piccolo mia madre mi strappò in due un Corriere dei Piccoli davanti agli occhi. Piansi urlando a tal punto ke dovette riattaccarlo pagina x pagina con lo scotch, così impara. Dio solo sa cosa c'era sopra.
lasciamo perdere le odissee fumettistiche dei miei traslochi, sergio! montagne di pagine finite chissà dove che ormai posso ritrovare solo in qualche vago e sporadico ricordo... però è troppo spettacolare quando vai in fumetteria (e qui non facciamo nomi) e ti ritrovi tra le mani uno di quei fumetti perduti che non ricordavi neanche più che esistesse!
oltre a queste malinconiche elucubrazioni, ti segnalo questo blog che sto via via costruendo da una settimana a questa parte:
http://comicsstory.blogspot.com/
come si può facilmente intuire, ho intenzione di presentare l'infinità di personaggi che hanno fatto la storia del fumetto, da quelli più famosi a quelli che sono passati inosservati ma che a parer di critica (e non solo) hanno portato innovazioni e aria nuova alla letteratura disegnata. se ti va fatti un giro sul blog e aggiungilo nei links (io farò altrettanto con il tuo blog appena avrò creato una sezione apposita). spero lo farai anche perchè ci conosciamo (ma qui non ti dico chi sono, ci penserò altrove) e perchè (detto senza tanti inutili giri di parole) ho bisogno di farmi un po' di pubblicità...
ci si vede, a presto!
MAD FIGHTER
bella Poncho!
ricevuto la notizia sul mio blog.
Contento ci sia anche Tuxedo.
Nel frattempo posso dirti che tutto procede al meglio: Zograf si è aggiunto ufficialmente alla lista e Gary Leib tentenna.
a presto
grazie!
ivan
p.s. mi sono masterizzato un po' di cose di "ai confini della realtà". l'hai visto quell'episodio della donna che aspetta l'autobus notturno e impazzisce perchè vede il suo doppio? strabello!
Auguri lottatore pazzo, combatti l’ignoranza e diffondi la sapienza. E primoppoi dimmi anke ki sei.
X Ivan: dei Confini ho visto tutte le prime due stagioni, ora sono un po’ in stand by, ma ho già le altre in attesa pazienti fuori dal mio lettore dvd. L’episodio ke dici è molto bello, se visto poi a tarda notte con la pioggia che ticchetta fuori come nel telefilm ancor di più… Ti consiglio anke gli Hitchcock presenta, alcuni episodi son veramente fumettosissimi.
Bellissimo articolo!
www.passengerpress.blogspot.com
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