Sunday, March 09, 2008

Go away white studentessi

Acquisti musicali assolutamente agli antipodi fatti ieri in cazzeggio a Bologna.


Dopo 24 anni a sorpesa nuovo e ultimo album in studio dei Bauhaus. Si sono già risciolti e pare mai più suoneranno insieme. Testamento e uscita di scena in piena luce, un candido, abbagliante e speranzoso bianco in fondo all'oscuro tunnel percorso decenni prima. Composto e registrato rabbiosamente in presa diretta in 18 giorni. L'inconfondibile voce di Peter Murphy e la chitarra abrasiva di Daniel Ash sono sempre un bel brivido. A tutto volume, ovvio.


Ogni nuovo album di Elio è sempre un conforto per noi orfanelli zappiani, in cui speriamo di ritrovare un pò della cinica ironia e genialità musicale del Maestro. Non fa eccezzia Studentessi, quasi 80 grassi minuti al solito suonati e arrangiati benissimo, fra elogi della tristezza come esempio di mentalità vincente, prese per il culo del death metal e dei suonatori di bonghi, e Mangoni che imita Fabri Fibra.
Grande copertina, quasi scòzzariana direi.

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