In queste fredde notti di semivacanza segnate da un cielo limpido e una luna meravigliosa degne delle Cronache Marziane di Ray Bradbury inesorabilmente tiro tardi a leggere sprofondato sul sofà. I pesci fluttuano pigri nell’acquario, e accompagnato dalle volute di fumo della mia pipa (piccolo piacere demodè invernale) sera dopo sera macino le pagine di un ingenuo ma sempre affascinante Urania di serie b uscito più di quarant’anni fa.
Ogni tanto smetto di leggere ed esco in giardino a immergermi nell’argentea luce lunare. Le piante, le foglie, il profilo delle case e dei volumi oscuri si arricchiscono di una magica irrealtà che per i miei occhi è quasi una droga. Tutto brilla in una bolla spazio temporale slegata dal resto della giornata, di cui sono solitario e gelosissimo abitatore. A volte dal buio viene a trovarmi qualche idea che magari farò accomodare nei miei lavori futuri. Ma spesso sono solo un esterrefatto spettatore. Quando rientro e riprendo a leggere della spedizione in una foresta di licheni su Marte mi sento strano per qualche minuto. E’ una suggestione unica e preziosissima.
I licheni non sono poi così lontani.
8 comments:
L'abitatore...ce l'ho... è assieme a quello che resta della collezione di mio padre.
Io pure ho in mano un urania in queste sere: "La civiltà del vento" di J.G. Ballard, un autore che fa letteralmente volare la fantasia.
Grazie Urania.
Di Ballard lessi solo un racconto anni fa in un'antologia, è fra gli autori che ancora devo assimilare.
Per anni ho sempre ignorato le collane di narrativa da edicola, arricciando il naso e bollandole come fuffa precotta per palati grossolani. Ovviamente sbagliavo, fra migliaia di titoli è inevitabile che una percentuale di paccottiglia sia presente, ma sulle sua pagine sono sfilati un fracco di grandissimi autori, che nella mia tronfia ignoranza invece bollavo come sopra. Ora, selezionando un pò, Urania è fra i miei principali tesori da spulciare sulle bancarelle.
Ho scoperto ora questo spazio (ma non il tuo lavoro, che già apprezzavo). Che dire, permettimi un banale, quanto sincero "bravissimo".
ohhh, che malinconia urania...
mi ricordo il mio caro babbo che si addormentava leggendolo...
ne aveva un mucchio e mia mamma un giorno a pensato bene di regalare la collana al rigattiere sotto casa...
che dire, sempre delle belle intuizioni quella santa donna!
baci caro Giuni!
Valentina.
Qui avevo scordato di postare... lessi anch'io quel libro, eoni fa, quando mi prese la passione per la fantascienza. Quanti vecchi Urania ho ancora in soffitta... tanti piccoli gioielli indimenticabili.
Tienli stretti, caro Gek...
Ora ho iniziato il Millemondi dei racconti di Sturgeon preso a Lucca. Promette bene, come sempre con Sturgy, ke a differenza di un fracco di mestieranti del settore sapeva scrivere.
la cover sembr aferenc pinter
Ma invece è di Karel Thole.
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