Saturday, September 01, 2007

Qualche giorno a Parigi


Di Parigi avevo solo un bello quanto pallido ricordo di un’ormai remota gita scolastica, ma è bastato qualche giorno di vacanza a fine agosto per riscoprirla più bella e ricca che mai, anche sotto la grassa pioggia che ha bagnato i suoi svettanti camini per quasi tutto il tempo. Per fortuna i negozi abbondano e offrono uno sicuro riparo, ottimi croissant, bagette, oltre a stupidi e irresistibili mostri di gomma. Ma ancor di più naturalmente abbondano raggianti edifici, musei e mostre, di cui mi son nutrito altrettanto per bene.


A cominciare dal Museèe d’Art Moderne de la Ville de Paris, che ospita una retrospettiva sulla fotografia di Rodtchenko (passato alla storia più per i suoi modernissimi collages e invenzioni grafiche) che ritrae una suggestiva Mosca degli anni’30 e il suo agitarsi quotidiano, i suoi scatti per Maiakovski e per eleganti dame in penombra.


Al Musèe Maillol invece una bellissima personale di Weegee, (in)contrastato e cinico cantore in bianco e nero della cronaca nera americana di inizio anni’40, fra povertà, risse, omicidi, travestiti e singolari umanità. Quasi una mostra speculare a quella di Rodtchenko. Due lucidi sguardi sulla vita di inizio secolo scorso nei due paesi più distanti per eccellenza.


E se nell’infinito sfarzo di Notre Dame vengo attirato da tre piccoli volti grotteschi con cui instauro subito una guerra psichica, fra le centinaia di opere del Centre Pompidou, in un oscura stanzetta, scopro finalmente cosa ha combinato Lazslo Moholy-Nagy, sperimentatore fotografico ungherese di inizio novecento che spesso faceva capolino citato qua e là nelle mie letture.

Ovviamente non poteva mancare una scappatella nei negozi di fumetti, da Album, nel doppio negozio fra Boulevard Saint Germain e Saint Michel. In uno, rigorosamente di bande dessinè, strizzo l’occhio all’Homoblicus esposto nel sotterraneo e nell’altro, straripante invece di comic books USA, cedo alla lusinghe della raccolta in volume di Devil Dinosaur di Jack Kirby.
Cedo anche agli afrori di un camembèrt da portare a casa, il cui puzzo sempre più terrificante dilagherà presto oltre le sottili pareti della mia borsa fino a infestare tutto il vagone del tgv che mi riporterà a casa, imbarazzatissimo.
Presente Cassandra Crossing?

E tutto questo in un agiato clima di diffusa cultura e vivibilità, dove non si sentono cellulari trillare e non ci sono inutili monitor ormai in ogni angolo della città come da noi.
Ah, les italiens, les italiens...
Avranno le loro pecche ma i fransè hanno ragione, siamo dei buzziconi.

A bientot

(Grazie a Valentina per le foto)

9 comments:

Unknown said...

Ho scoperto oggi (e già ingurgitato) un portentoso librobliquo:

Antonio Rezza
Credo in un solo oblio
Bompiani

...penso potrebbe piacerti...
o anche no!

Manu
(sempre io...da seguace del Maestro Ponk a Maestrina-dalla-penna-rossa che consiglia letture per l'estate... ihihih :-)

Bye

Anonymous said...

Ehi, ma l'hai vista e fotografata la sede dell'Agenzia incantesimi della prima serie di Jonathan? Era vicino a Notre Dame.
... se non l'hai fatto, per ripicca raddrizzo tutti gli oggetti obliqui che avevo in casa! ;-)

Anonymous said...

Graz Manu, non conosco il Rezza ma potrei approfondire.

Raddrizza, Jack... Ho pensato a Jonathan ma non all'agenzia, piuttosto alle volte che ho messo su carta quegli scorci. Esserci dopo averli disegnati fa uno strano effetto.
Ma ci vediamo a Bergamo il 22 allora?

Unknown said...

Antonio Rezza è attore, scrittore e regista di cinema e teatro.
Oltrechè un folle.
(Se vedi una sua foto capirai chi è... ha lavorato anche con Dandini-Guzzanti per Tunnel).

Il fatto curioso è che il libro mi sembra fatto su misura per te...
Secondo me è lì che ti aspetta, l'inchiostro con cui è stampato sembra aver voglia di finire sulle tue tavole...

Ma...forse farnetico anch'io...

Cia'

Unknown said...

buzzicone ci sarai te!

Anonymous said...

Ovvio, ma tu segui a ruota.

Anonymous said...

Certo che ci si vede a Bergamo, a fare disegnini a tutti e a farci una birrozza fredda. Au revoir!

Unknown said...

niente birra fredda per il ponkione...vi siete forse giá dimenticati l'orribile resoconto del suo viaggio in treno con finale a spruzzo?! da brrrrrrrrivido.

roi de les buzzicons.

Anonymous said...

Tranqui marcuzzo, berrò adagio e a piccoli sorsi come un bravo bambino. E se avrò probbli di mutanda ti chiamerò, contento?